
Puoi evitare di comprare prodotti o servizi israeliani
Non finanziare il genocidio con i tuoi acquisti.
Perché è importante
Ogni azienda israeliana, che condivida o meno l'operato del governo, contribuisce con le proprie tasse al suo finanziamento e a quello dell’esercito: questo significa che una parte di ciò che spendi in prodotti israeliani finisce direttamente a sostenere il genocidio in corso a Gaza.
Inoltre, ridurre i profitti delle imprese israeliane crea pressione economica sullo Stato. Quando migliaia di persone smettono di acquistare, l’impatto si sente: nelle casse pubbliche, nei media, nella politica.
Non è un’idea nuova: quando la Russia ha invaso l’Ucraina, decine di aziende russe sono state escluse dai mercati internazionali, anche quelle senza legami diretti con il governo. E molte aziende straniere sono state indirettamente penalizzate e hanno perso i loro affari con Mosca.
Evitare le aziende israeliane è una forma di pressione nonviolenta, già applicata in altri scenari.
Cosa puoi fare
- Informati
Prima di un acquisto, controlla sull'etichetta e cerca online se il prodotto che stai acquistando è legato a un’azienda israeliana o che opera in Israele. - Fai scelte alternative
Esistono valide opzioni etiche per quasi ogni categoria merceologica, dai cosmetici ai farmaci, dall’alimentazione alla tecnologia. - Parla della tua scelta
Spiega ad amici, parenti o colleghi perché hai deciso di non acquistare marchi israeliani. Anche una conversazione può aprire coscienze. - Condividi la tua esperienza
Usa i social per raccontare le tue scelte. Più siamo a farlo, più diventa un atto collettivo. - Scrivi ai negozi e alle catene che vendono questi prodotti
Chiedi loro di interrompere la distribuzione e offrire alternative etiche.
Altre Iniziative

Puoi fare pressione su RE/MAX
Il loro marchio si regge sulla fiducia del pubblico. Fagli sapere che la stanno perdendo.

Puoi fare pressione su Microsoft
La tecnologia non dovrebbe alimentare un genocidio. Chiedi responsabilità.

Puoi fare la spesa da Coop Alleanza 3.0 e Unicoop Firenze
Hanno preso una posizione chiara e coraggiosa contro il genocidio.